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VARATI I NUOVI LIMITI DI DISERBO IN PIEMONTE

da | 24 Feb 2016 | NEWS, Tecnica

resistenze

110px-Regione-Piemonte-Stemma_svgLe nuove norme sul diserbo 2016 in Piemonte (scarica QUI) diverranno operative da domani, 25 febbraio, con la pubblicazione della DGR  32-2952 recante il “Piano di Gestione del Distretto idrografico del Fiume Po – disposizioni attuative delle misure regionali per la riduzione dei prodotti fitosanitari nelle acque attraverso l’implementazione del Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Misure in area risicola” che sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Piemonte. L’allegato che pubblichiamo in anteprima – corredato dalle videointerviste al professor Aldo Ferrero, che illustra senso e applicazione di questo provvedimento – indica le misure «da adottare obbligatoriamente nelle aree a vocazione risicola, per quattro prodotti fitosanitari». Nel provvedimento, la Giunta piemontese ricorda anche che tali misure «devono rientrare in un programma di gestione delle avversità che contempli la pianificazione della difesa, l’adozione di tecniche integrate, la prevenzione delle resistenze, il corretto uso delle irroratrici, il corretto smaltimento delle rimanenze». Vediamo ora nel dettaglio cosa cambia dal diserbo di quest’anno, in Piemonte.

Oxadiazon

Per il riso coltivato in sommersione (sia con semina in acqua, sia con semina interrata seguita da sommersione)  la dose massima utilizzabile di questa sostanza attiva da questa primavera è 0,8 l/ha (che non genera resistenze), ma bisogna anche effettuare un unico trattamento, entro 7 giorni prima della semina in acqua, e non bisogna scaricare l’acqua nei canali nei primi 5 giorni dopo il trattamento Nel caso del riso coltivato in asciutta (con semina interrata e irrigazione turnata) la dose massima utilizzabile è di 1,5 l/ha e bisogna effettuare un unico trattamento, in pre-emergenza.

Quinclorac

Si tratta di un prodotto autorizzato in deroga (l’autorizzazione 2016 deve ancora essere concessa). Non sono previste dosi limite ma bisogna mantenere le bocchette di uscita chiuse per almeno 7 giorni dopo il trattamento.

Azoxistrobina e Triciclazolo

Nel caso del Triciclazolo si attende ancora l’autorizzazione per l’uso eccezionale, ma in entrambi i casi sarà possibile un solo trattamento/anno sulle varietà meno sensibili al brusone, scegliendo un solo fungicida. Nelle varietà più sensibili al brusone è ammesso un secondo trattamento con un fungicida diverso da quello impiegato nel primo trattamento. Anche in tal caso non aprire le bocchette di uscita per 7 gg. a partire dal trattamento.

«Oltre alla raccomandata applicazione delle buone pratiche agricole per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari, di cui al regolamento n. 6/R del 1° dicembre 2014, al fine di ridurre i rischi di deriva e di evitare la distribuzione eventuale in prossimità dei corsi d’acqua adiacenti alle risaie è raccomandato l’utilizzo di ugelli di fine barra a getto tagliato o di sistemi di apertura e chiusura ugelli controllati da GPS» conclude la Giunta piemontese. (24.02.2016)

UN CHICCO PER CALORIA

Lo sapete che una doccia di mezz’ora ci fa bruciare 78 calorie? E che a stare in piedi per lo stesso tempo se ne consumano addirittura 39, poco pi— di quelle necessarie per guardare una telenovela in televisione? Non parliamo di quel che "costa" vestirsi, specie se si sta molto davanti all’armadio! Siamo in estate e questi temi diventano "strategici" per non "gonfiare" troppo. Vediamo, con l’aiuto dell’esperto, come pu• aiutarci il riso a restare in linea… senza digiunare!

IL PAPA AMA IL RISO VERCELLESE

Il Papa ama il riso italiano. Quello vercellese per la precisione. Lo conferma Club 3, uno dei periodici dei paolini. Insomma, una conferma davvero autorevole di una notizia che abbiamo diffuso per primi: la predilezione dei cardinali per il nostro cereale. Nell’imminenza del conclave, vi abbiamo svelato che il cardinal Sodano acquista il riso nella Tenuta Veneria di Lignana, nel Vercellese, e che lo stesso riso piaceva a Giovanni Paolo II. Ora la conferma che piace pure a Papa Ratzinger.

TRE RICETTE DA SIMONA

®Sono sempre stata una buona forchetta¯. Lo confessa Simona Ventura, una delle presentatrici italiane pi— amate dagli italiani, intervistata da Luciano Verre, E aggiunge: ®Da bambina ero la classica cicciotella. I risotti alla salsiccia di mia madre Anna e di mia nonna Gelsomina, li sogno anche di notte, per non parlare di tome, tomette e altro ben di Dio piemontese. Dal punto di vista gastronomico, io abbinerei la mia regione non al bollito o alla bagna caoda, ma al risotto con la salsiccia¯.

UN SORSO DI CHICCHI

Arriva la stagione calda e chi rinuncia a un sorso di birra fresca? Ottima cosa (se non si eccede) ma pochi sanno che il riso Š utilizzato nel mondo per la preparazione di bevande alcoliche come la birra. Spesso, Š l’ingrediente principale impiegato per produrre bevande come il sakŠ in Giappone, il shaoshin-chu in Cina e molte altre in Asia orientale. Il Risicoltore analizza questa realt… con un articolo di Silvia Stefanetti del quale grazie all’Ente Risi siamo in grado di fornirvi la sintesi.

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