IL PIEMONTE CORREGGE IL DEFLUSSO SPERIMENTALE
La Regione Piemonte ha deliberato di modificare le regole del deflusso ecologico durante la attuale fase di sperimentazione.
DEFLUSSO ECOLOGICO E DEFLUSSO MINIMO VITALE
Ciò potrebbe risolvere il caso Baraggia (
leggi l’articolo) e rispondere così alle critiche sollevate dagli agricoltori (
leggi l’articolo). Come si sa, il deflusso ecologico sostituirà il deflusso minimo vitale, inasprendo le norme che impediscono di derivare oltre una certa percentuale della risorsa idrica di un corso d’acqua. Entrerà in vigore dal 2027 ma può essere sperimentato prima, nella speranza di diminuire il divario tra il rilasciato e il derivato sulla base della “sopravvivenza” dell’eco sistema a diverse percentuali di derivato.
La sperimentazione è a carico dei consorzi irrigui ma deve osservare determinate norme. Finora si doveva mantenere nell’alveo comunque il 60% del deflusso ecologico calcolato presso le derivazioni: qualche giorno fa, la Regione ha fatto cadere il vincolo al 60%. Non c’è più questo limite anche se va concordato su un tavolo tecnico la quota di rilascio e si fanno i monitoraggi su ambiente e biodiversità e si controlla come cambiano in funzione delle percentuali concordate. Inoltre, la Regione ha ridotto al 50% la possibilità di deroga in caso di siccità, dopo le proteste del mondo agricolo, seguite da quelle della Provincia e di Aios.
SPERIMENTAZIONE IN BARAGGIA
Ora la Dora Baltea è in sperimentazione e potrà farla anche la Sesia, da cui dipende l’irrigazione della zona di Baraggia rimasta a secco. Per sbloccare la situazione e attivare la sperimentazione sulla Sesia ora serve una delibera, che è data per scontata e che dovrebbe essere adottata dalla Regione a ottobre. Adesso la Coldiretti, che ha incontrato tutti i consorzi irrigui, chiede un coordinamento tra questi enti e il mondo agricolo per una politica interprovinciale delle acque irrigue e del deflusso. (Nella foto, il governatore del Piemonte Cirio)