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«GRAVISSIMA DEBOLEZZA SULL’IMPORT: SI SEMINA MENO RISO»

da | 17 Feb 2018 | NEWS

La Coldiretti non condivide l’analisi dell’Airi sul Basmati. Per la confederazione agricola, il riso in Italia rischia di sparire se si continuerà a tener bassa la guardia contro le importazioni. Lo sostiene il vicepresidente di Coldiretti Mauro Tonello che rivela le conseguenze della crisi sugli ordinativi del seme di riso per la campagna 2018: si sono fermati al 30% rispetto allo scorso anno, rischiando di far sparire i benefici dell’etichettatura d’origine obbligatoria del riso entrata in vigore il 14 febbraio scorso. Tra le cause – secondo Tonello – c’è proprio l’intenzione della Commissione Ue di aumentare le importazioni di varietà di riso Basmati a dazio zero dal India e Pakistan, i due maggiori esportatori di riso in Italia, che a sua volta è il primo produttore in Europa.
«Non ha senso – afferma Tonello – sostenere che il riso Basmati non viene prodotto in Europa e in Italia, perché in realtà noi produciamo varietà di riso profumate, come l’Aroma, che non possono essere chiamati “Basmati” solo perché da noi è vietato usare tale denominazione. L’aumento delle importazioni rischia di mettere in forte crisi tutta la nostra produzione. L’Italia  – ricorda ancora Tonello – con 1,5 milioni di tonnellate prodotte da 4.000 aziende su 234 mila ettari, produce il 50% del riso europeo, mentre in Emilia Romagna vengono prodotti 500 mila quintali di riso su 8.000 ettari». Secondo Tonello, l’intenzione della Commissione Ue di aumentare l’import a dazio zero è testimoniata dalla consultazione pubblica voluta dalla stessa Commissione che ha visto 147 risposte contrarie (tutte le organizzazioni agricole e cooperative europee) e una sola a favore, quella di Ferm, la federazione europea delle industrie risiere. «Pensare di aumentare le importazioni a dazio zero, mentre il prezzo del riso greggio pagato a nostri agricoltori negli ultimi anni è crollato per tutte le principali varietà di riso (-58 % per l’Arborio; -57 % per il Carnaroli; -41 % per il Roma, -37% per il Vialone Nano) proprio a causa delle importazioni – afferma Tonello – è dimostrazione della poca considerazione da parte della Commissione Ue verso i risicoltori europei».
La situazione è drammatica – secondo il presidente di Coldiretti Emilia Romagna – al punto che il consiglio che si può dare ad un risicoltore è di abbandonare il settore a meno che non sia inserito all’interno di veri contratti di filiera che la Coldiretti sta promuovendo presso il propri associati. «In questo momento di difficoltà – conclude Tonello – è diventato assordante il silenzio delle riserie italiane che non sembrano interessate nemmeno a sostenere le varietà di riso da interno, quelle destinate al risotto, prodotto preferito dai nostri consumatori».

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ESTATE TRA I RISI

Estate tempo di viaggi. Cos, se vi capita di trovarvi nelle parti di Torino e, soprattutto, se siete amanti del riso e della sua storia, il consiglio Š quello di fermarvi a Livorno Ferraris, dove tutto parla del chicco bianco, in particolare il superbo scenario fatto di orizzonti geometrici, che delimitano campi riflessi dagli specchi d’acqua, che fanno della risaia un grande museo orizzontale a cielo aperto. Cascine e paesi sembrano galleggiare, appaiono e scompaiono.

MACALLE’ CLONATO IN CINA

I novaresi insegnano ai cinesi a mangiare il risotto. Non Š una battuta, ma la piena verit…. Tutto inizia al MacallŠ, storico locale di Momo, gestito dalla famiglia Zuin, ora clonato nella Hongmei Road di Shanghai. "Non si tratta di un fenomeno illegale – si affretta a chiarire lo chef del ristorante novarese, Sergio Zuin, alla Stampa – bens di una dimostrazione di affetto". Quello dei giovani allievi del cuoco novarese, grande esperto di risotti. Tutto Š cominciato con uno stage.

MONDINE SPIEGATE A OLEVANO

Spiegare agli alunni l’estenuante lavoro della mondina, fra zanzare, acqua fino alle ginocchia e canti. Una realt… che ormai appare molto lontana, ma che fa parte della storia della Lomellina e della gente che vive in questa terra. A raccontarlo Š il libro "Ris e pabi e arbsln-Donne e canzoni in risaia", curato dai ricercatori ed etnografi vigevanesi Serena Savini, Maria Antonietta Arrigoni e Marco Savini. La presentazione si Š svolta alla biblioteca civica "Tacconi" di Olevano.

LA PAGLIA BRUCIA IL COMUNE

La costruenda centrale a biomasse di Caresana non brucia ancora la paglia di riso ma il progetto ha gi… bruciato la maggioranza del Comune che vuole realizzarlo. Nei giorni scorsi, otto consiglieri, quattro di maggioranza (Giovanni Bertolone, Graziano Ferrero, Pier Giuseppe Mangolini e Patrizia Redamanti) e quattro dell’opposizione (Stefano Amoroso, Pier Francesco Dottino, Gianluca Travaglini e Giovanni Tresoldi) hanno consegnato le dimissioni perch‚ in disaccordo sul progetto.

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