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EST SESIA: SCRIVONO GLI UTENTI

da | 27 Dic 2024 | NEWS

Est Sesia
Aggiornamento situazione Est Sesia. La pubblicazione dell’ articolo “Colli chiede aiuto (e soldi)” ha suscitato alcune reazioni tra gli utenti del più grande consorzio italiano di irrigazione e bonifica.

CI SCRIVONO GLI UTENTI DI EST SESIA

In particolare qualche utente ci segnala un ulteriore motivo di perplessità circa la legittimità giuridica del “versamento straordinario” che gli organi statutari dell’Associazione Irrigazione Est Sesia hanno deliberato il 26 novembre e per cui si “chiede cortesemente…ai consorziati nella disponibilità economica di adempiere al pagamento appena possibile”.

CINQUANTA EURO

Come noto il versamento sarebbe stato calcolato nella misura di 50 euro per ettaro assoggettato al contributo comprensoriale. I calcoli sono basati pertanto sulle “schede” di ogni singola utenza riferiti alla stagione irrigua 2024. Poi, i relativi MAV sono emessi ad inizio del mese di dicembre con scadenza al 30 del mese (sui MAV è riportata la dicitura “Scadenza 20/12/2024, pagabile negli 8 gg successivi”, quindi entro il 28 dicembre, che cade di sabato e comporta l’automatico slittamento al primo giorno lavorativo successivo, che è appunto il 30).

I CATASTINI

A prescindere dai flatus vocis circa la presunte carenze nei “catastini” dell’ente di via Negroni, per cui alcuni utenti non sarebbero censiti ai fini dell’assoggettamento al contributo comprensoriale, la questione che viene sollevata riguarda l’individuazione dei soggetti passivi e dell’oggetto dell’imposizione. Gli utenti ci segnalano le contraddittorietà che sarebbero presenti nelle “cartelle” che dapprima riportano la frase “Contributi consorziali generali anno 2024” (che farebbe pensare ad una “soprattassa” sulla stagione irrigatoria appena conclusa) e poi fanno riferimento alla delibera n.4 del 26 novembre 2024 “da compensarsi a conguaglio entro il 31.12.2025” (che quindi configura il preteso contributo come un “anticipo” sulla stagione irrigatoria prossima).
Qui, secondo gli utenti che ci sottopongono la questione, “casca l’asino”. Perchè chiedere a dicembre (quindi a stagione irrigatoria 2024 conclusa) un anticipo per la stagione 2025 sulla base dei dati “catastali” del 2024 porrebbe un oggettivo problema di incerta individuazione dei soggetti passivi e di incertezza circa la definizione della base di calcolo del contributo.

LA SCADENZA

La questione è complessa e gioverebbe un chiarimento del consorzio. In effetti a dicembre molti contratti di affitto sono scaduti alla tradizionale data del 10 novembre. Altri sono in scadenza al 31 dicembre, data ormai preferita nella contrattualistica per ragioni di “conformità” con le norme su PAC e PSR. Verosimilmente molti di questi contratti non sono o non saranno rinnovati per il 2025 con gli stessi conduttori del 2024, per cui il soggetto passivo del contributo richiesto da Est Sesia non sarebbe in tal senso identificato nè identificabile. Discorso analogo vale per i terreni in fase di compravendita, siano essi già oggetto di atto notarile che ancora in attesa di rogito (che dovrebbero essere “trasferiti” dalla “scheda” del venditore a quella dell’acquirente), o per quelli interessati da azioni di esproprio per pubblica utilità.

RICORSI IN PISTA?

L’emissione dei MAV prima che siano depositate le prenotazioni per la stagione irrigua 2025 sembra aggiungere confusione e motivi di scontro in una situazione già ingarbugliata. Il comunicato emesso da Est Sesia il 18 dicembre, in cui si ammette esplicitamente che “questo “versamento straordinario” escluda l’imposizione dell’indennità di mora e ritardato pagamento” pare avere in parte placato gli animi, anche se si vocifera di possibili ricorsi di utenti alla giustizia amministrativa per richiedere l’annullamento tout court della richiamata delibera assembleare per illegittimità oggettiva.
Naturalmente, l’Est Sesia non mancherà, come ha fatto in passato, di precisare per chiarire questi dubbi. E come sempre abbiamo fatto, ogni comunicazione del presidente Colli (nella foto) e del direttore Fossati sarà pubblicata da Risoitaliano.eu
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UN SORSO DI CHICCHI

Arriva la stagione calda e chi rinuncia a un sorso di birra fresca? Ottima cosa (se non si eccede) ma pochi sanno che il riso Š utilizzato nel mondo per la preparazione di bevande alcoliche come la birra. Spesso, Š l’ingrediente principale impiegato per produrre bevande come il sakŠ in Giappone, il shaoshin-chu in Cina e molte altre in Asia orientale. Il Risicoltore analizza questa realt… con un articolo di Silvia Stefanetti del quale grazie all’Ente Risi siamo in grado di fornirvi la sintesi.

CHICCHI D’ORO PER LE MENSE

Il riso offre grandi vantaggi a chi deve cucinarne grandi quantit…: Š versatile, per via delle sue molte variet… e dei tanti usi che consentono, Š il top per qualit…; Š molto digeribile ed adatto a qualunque tipo di utenza. Le difficolt…, al contrario, sono legate ad aspetti "culturali" e storici che tendono a privilegiare la pasta come primo piatto principale. Lo spiega Ian Perotto, direttore centrale acquisti e servizi del Gruppo Onama, che Š leader in Italia nei servizi di ristorazione.

S.O.S. RANE

Agli amici vegetariani sembrer… una contraddizione, ma i primi alleati della rana sono coloro che se ne cibano. E’ successo a Vercelli, nel corso di un convegno dedicato al batrace. Questi graziosi animaletti, storici frequentatori delle risaie italiane, stanno scomparendo e i cultori della cucina risicola sono preoccupati perch‚ viene a mancare l’ingrediente indispensabile del risotto con le rane. E un grido d’allarme si Š levato proprio dagli "Amici della cucina tipica vercellese".

UN’UNICA IGP PER IL RISO

Il riso italiano avr… la sua Igp: si Š costituito ufficialmente il comitato promotore che dovr… ottenere dall’Unione europea l’Indicazione geografica protetta per il prodotto della "Valle del Po". Quando l’iter sar… completato sui pacchetti in vendita campegger… "Carnaroli della Valle del Po", "Sant’Andrea della Valle del Po" e cos via. Il nuovo marchio permetter… pure di superare i particolarismi che avrebbero potuto creare decine di Igp diverse e causare una gran confusione nel consumatore.

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