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DOVE VAI SE LA REVISIONE NON CE L’HAI?

da | 21 Apr 2018 | Norme e tributi, Uncategorized

ladri trattori

Siamo a aprile 2018 e le macchine agricole, immatricolate prima del 31 dicembre 1973, sono ancora senza revisione, il termine è scaduto il 31 dicembre 2017. Ci si chiede di eventuali sanzioni? In realtà, a mancare è prima di tutto il decreto attuativo perché Mit e Mipaaf non hanno raggiunto un accordo. Inevitabile pensare alla  proroga, ma bisognerà attendere gli sviluppo del nuovo governo. Nel frattempo non sono pochi gli imprenditori agricoli che, in possesso delle trattrici in questione, si stanno chiedendo come comportarsi in caso di controlli da parte delle forze dell’ordine. La situazione attuale – a parere delle organizzazioni sindacali – è quella di una proroga informale e nessuna sanzione sembra possa essere ingiunta dalle forze dell’ordine, in caso di circolazione su strada con trattori immatricolati prima del 31 dicembre 1973 e sprovvisti di revisione.

LORO LO VENDONO AI CINESI!

Quando sono partiti, girava la battuta che fossero andati per cercar di vendere il riso ai cinesi e in effetti c’Š anche il riso tra i prodotti tipici che la Lombardia propone al grande mercato di Pechino. Sono tornati soddisfatti dalla missione di Federlombarda agricoltori a Shenzen e Shangai: agricoltori, industriali, rappresentanti di consorzi hanno messo insieme un pacchetto fatto di Grana padano, Bresaola della Valtellina, Gorgonzola dop e riso della Lomellina, naturalmente.

CONSUMI TRAINATI DAI PREZZI

Il rapporto annuale dell’Ente risi ha scatenato il dibattito. La notizia pi— ghiotta Š quel boom delle vendite di riso che non si vedeva da anni e che nel 2005 ha portato i consumi di cereale da 6 a oltre 7 chili pro capite all’anno. Per tanto, per troppo tempo il riso era rimasto bloccato a quota cinque. Se si considera che, parallelamente, si registra un calo dei consumi di pasta, c’Š di che riflettere. E gli operatori del settore lo stanno facendo intensamente. Ecco cosa pensano.

IL RISOTTO SALVA L’ITALIANO

Il risotto salva la lingua italiana nel mondo. Se l’idioma di Dante e Manzoni, malgrado l’invasione di anglicismi, gode ancora di buona salute, al punto che riesce ad esportare proprie parole e ad imporsi nel mondo, soprattutto in ambito enogastronomico, lo deve anche al nostro cereale. La parola "risotto", insieme ad altre come stracchino, pizza, panettone, rucola e tiramis— Š entrata infatti nella comunicazione culinaria del villaggio globale. La notizia Š sul Corriere della Sera.

UN RISOTTO PER SEUL

La Corea del Sud potrebbe essere un nuovo mercato per il riso italiano. L’idea non Š cos paradossale se si considera questo paese come la testa di ponte per organizzare una massiccia esportazione del prodotto nazionale nel Far East. A lanciarla Š il ministro delle politiche agricole Giovanni Alemanno, che nel paese orientale ha appena incontrato i ministri del Commercio, Kim Hyun-Chong, e dell’Agricoltura, Park Hong-Soo e con loro ha posto delle basi per un accordo commerciale.

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