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CHE FINE FA IL CHEROSENE?

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La gestione dell’aeroporto internazionale di Milano Malpensa ha concluso la sperimentazione delle rotte di atterraggio e decollo per definire la gestione futura del traffico aereoportuale che comporti le minori interferenze con gli abitati ed i territori interessati piemontesi e lombardi. Una questione che intercetta gli interessi agricoli, perché, come abbiamo segnalato (leggi l’articolo), sulle rotte di decollo e atterraggio viene liberato carburante che inquina le coltivazioni e può compromettere la qualità e la stessa commerciabilità del raccolto.

CHEROSENE: MONITORAGGI NECESSARI

L’Ente Parco del Ticino ha attivato una serie di accordi per realizzare i piani di monitoraggio delle componenti ambientali, in modo da avere dati certi sulla base dei quali potersi esprimere in modo compiuto e motivato in sede di valutazione della proposta elaborata dalla direzione di Malpensa. SCARICA IL Comunicato stampa monitoraggi Malpensa.
In particolare:

1- Accordo con ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) per l’individuazione, all’interno delle aree tutelate, degli effetti degli inquinanti imputabili alle operazioni di sorvolo sugli ambienti naturali. Gli inquinanti saranno individuati attraverso un piano di monitoraggio della vegetazione di interesse.

2- Accordo con ARPA (Agenzia Regionale Per la Protezione dell’Ambiente) Piemonte per la realizzazione di un piano di monitoraggio che prevede il rilevamento della qualità dell’aria e la valutazione dell’impatto acustico valutando il disturbo sulle aree naturali;

3- Piano di monitoraggio faunistico con particolare riferimento alle interferenze nei confronti degli uccelli, dei chirotteri (pipistrelli) e delle falene.
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RISOTTO NO TAV

La tradizione vuole che si saluti il nuovo anno consumando degli alimenti che "crescono" in pentola. Lenticchie, prima di tutto, ma anche riso, secondo una tradizione diffusa al Sud. Quest’anno, il risotto di Capodanno Š stato protagonista sulle Alpi: stato proposto ai 5.000 "invitati" del veglione di Venaus, dove gli abitanti della Val Susa hanno ribadito il loro no all’alta velocit… a colpi di risotto allo zafferano e di spumante. Rigorosamente No Tav, come mostra la foto.

OTELLO E’ GIA’ IN PENTOLA

E’ stato battezzato Otello ed Š il riso nero "made in Lomellina". La nuova variet… deve essere ancora iscritta nel registro dell’Ente Nazionale delle sementi elette. Quest’anno l’azienda agricola Galbarini – tenuta San Giovanni – delle sorelle Cristiana ed Alessandra Sartori, ne produrr… tuttavia 300 quintali. Lo scorso anno ne sono stati prodotti quattro quintali. Si tratta di un riso particolarmente digeribile secondo i selezionatori e si presta ad una cucina da effetti speciali.

RISO IN PASTA DI RISO

In occasione del cenone di fine anno, lo chef Giancarlo Cometto, dell’Alberghiero di Gattinara, ha proposto un elegante mix di creativit… e tradizione, con un risottino alle erbe aromatiche, avvolto in pasta di riso, servito su un letto di salsa amabile al pepe nero, con finferli e rucola. Una ricetta apparentemente complessa, ma che con un poco di applicazione possiamo preparare anche a casa nostra. Ecco allora come potrete realizzarla e stupire cos tutti i vostri commensali.

L’ISOLA DEI GHIOTTONI

Ghiotti, anzi ghiottissimi. Si ingozzano di risotto all’isolana. E arrivano a divorare quasi tre chili a testa del prezioso piatto veronese. Sono gli affezionati partecipanti alla "Sfida a chi mangia pi— risotto", organizzata, quasi come una tradizione, all’inizio di settembre nella corte Melotti per festeggiare l’imminente raccolto del riso. La sfida Š stata vinta anche quest’anno da Simone Pizzoli, 34 anni, isolano, che in questa occasione ha divorato due chili e 860 grammi.

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