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CHE FINE FA IL CHEROSENE?

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La gestione dell’aeroporto internazionale di Milano Malpensa ha concluso la sperimentazione delle rotte di atterraggio e decollo per definire la gestione futura del traffico aereoportuale che comporti le minori interferenze con gli abitati ed i territori interessati piemontesi e lombardi. Una questione che intercetta gli interessi agricoli, perché, come abbiamo segnalato (leggi l’articolo), sulle rotte di decollo e atterraggio viene liberato carburante che inquina le coltivazioni e può compromettere la qualità e la stessa commerciabilità del raccolto.

CHEROSENE: MONITORAGGI NECESSARI

L’Ente Parco del Ticino ha attivato una serie di accordi per realizzare i piani di monitoraggio delle componenti ambientali, in modo da avere dati certi sulla base dei quali potersi esprimere in modo compiuto e motivato in sede di valutazione della proposta elaborata dalla direzione di Malpensa. SCARICA IL Comunicato stampa monitoraggi Malpensa.
In particolare:

1- Accordo con ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) per l’individuazione, all’interno delle aree tutelate, degli effetti degli inquinanti imputabili alle operazioni di sorvolo sugli ambienti naturali. Gli inquinanti saranno individuati attraverso un piano di monitoraggio della vegetazione di interesse.

2- Accordo con ARPA (Agenzia Regionale Per la Protezione dell’Ambiente) Piemonte per la realizzazione di un piano di monitoraggio che prevede il rilevamento della qualità dell’aria e la valutazione dell’impatto acustico valutando il disturbo sulle aree naturali;

3- Piano di monitoraggio faunistico con particolare riferimento alle interferenze nei confronti degli uccelli, dei chirotteri (pipistrelli) e delle falene.
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UN CHICCO IGP PER MILANO

Un marchio europeo anche per il riso di Milano e Lodi. Anche il cereale meneghino entrer… a far parte del disciplinare di produzione della richiesta di marchio Ue – l’Indicazione Geografica Protetta, Igp – Riso Valle del Po. Assieme ai produttori delle aree di Pavia e Mantova per la Lombardia nonch‚ di Vercelli, Alessandria e Novara per il Piemonte, gli imprenditori milanesi e lodigiani stanno verificando gli adempimenti, prima del passaggio del dossier al Ministero e, poi, all’Ue.

PREMIO ALLA RISICULTRICE

Riso in rosa. Chi ha detto che la tipica donna della risaia sia Silvana Mangano? La diva di "Riso Amaro" (nella foto) e le sue colleghe mondine non esauriscono la presenza femminile nel mondo del riso. Lo dimostra il caso di Lisa Greppi, una giovane imprenditrice del settore risicolo che Š stata premiata dal Ministero delle politiche agricole per il suo impegno. Lisa Greppi Š titolare dell’omonima azienda agricola ubicata nel vercellese e il premio che ha ricevuto si chiama Deaterra.

LORO LO VENDONO AI CINESI!

Quando sono partiti, girava la battuta che fossero andati per cercar di vendere il riso ai cinesi e in effetti c’Š anche il riso tra i prodotti tipici che la Lombardia propone al grande mercato di Pechino. Sono tornati soddisfatti dalla missione di Federlombarda agricoltori a Shenzen e Shangai: agricoltori, industriali, rappresentanti di consorzi hanno messo insieme un pacchetto fatto di Grana padano, Bresaola della Valtellina, Gorgonzola dop e riso della Lomellina, naturalmente.

CONSUMI TRAINATI DAI PREZZI

Il rapporto annuale dell’Ente risi ha scatenato il dibattito. La notizia pi— ghiotta Š quel boom delle vendite di riso che non si vedeva da anni e che nel 2005 ha portato i consumi di cereale da 6 a oltre 7 chili pro capite all’anno. Per tanto, per troppo tempo il riso era rimasto bloccato a quota cinque. Se si considera che, parallelamente, si registra un calo dei consumi di pasta, c’Š di che riflettere. E gli operatori del settore lo stanno facendo intensamente. Ecco cosa pensano.

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