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OCCHIO ALLE GIACENZE

da | 11 Dic 2024 | NEWS

Diva

Listini senza variazioni nelle sedute di borsa di lunedì e martedì a Novara e Vercelli. In sala di contrattazione gli scambi sono pochi. La domanda acquista ma senza forzare la mano e cerca in alcuni casi, come nel gruppo Baldo/Cammeo, di spendere meno dei prezzi ufficiali. L’offerta sembra attendere e non voler cedere a questa nuova postura dei compratori, scegliendo di non vendere a prezzi scontati rispetto alle quotazioni in essere.

I RISICOLTORI ATTENDONO I DATI

Questa sembra essere una scelta saggia da parte dei risicoltori, nell’attesa che siano pubblici i dati relativi alle giacenze nei vari comparti. Nell’ultima analisi (LEGGI) abbiamo parlato di come si siano sviluppati i prezzi a listino di recente, in relazione a investimento alla semina, andamenti alla raccolta e relazioni con il mercato estero. Sappiamo che di riso ne è stato venduto in questa prima parte di mercato, con ritiri ad un ritmo ottimale in tutti i comparti eccetto i lunghi B, ostacolati dal forte incremento nelle importazioni da Pakistan e Thailandia. Alla luce di questi sviluppi, risulta fondamentale per i produttori capire le reali giacenze nei vari gruppi merceologici, prima di scegliere se cedere o meno alle offerte al ribasso che si registrano in alcuni comparti.

Quello dove questa scelta sembra la meno indicata continua ad essere il mercato dei risi da risotto. Le riserie faticano a riconoscere 100 €/q lordi per gruppo Arborio, nonostante questa sia la quotazione ufficiale, e similari di Carnaroli, fermi in Piemonte a 95 €/q lordi. Appare evidente, tuttavia, come di riso di queste varietà se ne sia scambiato molto e prodotto meno del solito, dunque attendere sembra la scelta più saggia. Meno fatica nell’ottenere i 75 €/q lordi a listino per il gruppo Roma, terzo prezzo del mercato da risotto molto distante dai primi due e con disponibilità che si presume essere minori del consueto. Per questo comparto sarà difficile anche con i dati capire le reali giacenze, in quanto la dicitura in borsa merci comprende CL 145, quella sul bollettino trasferimenti di Ente Risi no.

70 €/Q SOLO PER CAMMEO

Restando nei risi definiti da interno, tentativi di spinta al ribasso anche per il gruppo Baldo. Gli operatori riferiscono facilità nell’ottenere 70 €/q lordi solo per Cammeo e non per altri risi del gruppo. Qui si prevedono disponibilità maggiori del solito ma bisognerà capire se il collocamento potrà interessare più del consueto il mercato nazionale del risotto. Nessuna novità per gruppo S. Andrea e Gloria, insidiati nei loro mercati di riferimento da Celeste, un lungo A da risotto che sembra apprezzato dai compratori tipici di questi risi, tanto da proporre contratti per la prossima campagna. Lunghi A da parboiled, medi generici e tondi da sushi continuano ad essere cercati dai compratori ma con la volontà di non spendere più delle quotazioni attuali. Questo incontra l’accettazione dei risicoltori in molti casi ma non per Diva.

Per questa varietà non sembra esserci la disponibilità a vendere ai 43 €/q lordi tornati a listino la scorsa settimana. La cifra minima che i produttori sembrano accettare in questo frangente pare essere 45 €/q lordi. Per gli ex tipo Ribe, come per i medi generici, si prevedono disponibilità elevate, dunque sembra possa essere più rischioso nel lungo periodo trattenere le vendite. Va considerato però che i trasferimenti fino ad oggi sono stati buoni ed i 45-50 €/q lordi attuali ci si auspica siano i minimi prezzi di vendita del risone, trattandosi di cifre al limite del remunerativo. Situazione migliore per i più versatili lunghi A da parboiled di pregio, come Leonardo, che restano intorno ai 55 €/q lordi. Valutazioni stabili e positive per i tondi da sushi, con Selenio a 65 €/q lordi ed il gruppo Centauro, CL 18, Sinfonia, Fortunato e Cerere a 60.

LUNGHI B INVARIATI

Per i tondi generici il contesto non è roseo, considerando trasferimenti un po’ più lenti degli altri comparti, investimento in ettari superiore al consueto e prezzi attorno ai 45 €/q lordi in molti casi. Unica eccezione Araldo, per il quale si continuano a registrare offerte fino a 50 €/q lordi con pagamenti lunghi. Anche per questo gruppo vale il discorso fatto per lunghi A da parboiled ex tipo Ribe e medi generici, ovvero che sembra irrealistico vedere il prezzo scendere molto da una soglia già al limite del guadagno.

I lunghi B restano a Vercelli a 50 €/q lordi, dopo i lievi cali di Novara e Mortara della scorsa settimana. Nelle ultime sedute i compratori hanno esercitato anche in questo mercato una spinta al ribasso, non offrendo più tale cifra. Questi risi sono stati meno prodotti ma i trasferimenti sono diminuiti tanto rispetto al consueto. Molto dipenderà dagli andamenti nei commerci internazionali, considerando che i noli di trasporto sono in continuo calo nell’ultimo periodo. Autore: Ezio Bosso

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VIALONE DA PASSIONE

La campagna Š passione autentica per la famiglia Melotti: un sentimento che ha radici profonde. Se poi ci troviamo nella pianura a Sud di Verona, in cui la natura ha profuso in abbondanza acque limpide di sorgente per il Vialone Nano Veronese, allora capiamo come questa passione possa trasformarsi in arte. L’arte dei Melotti, una famiglia di agricoltori divenuti industriali, pasticceri, distillatori ma soprattutto cultori dell’unico riso italiano che oggi pu• fregiarsi dell’Igp.

INDIANA JONES DEI RISI

"Sono arrivato alle 8.30 di mattina e fino alle 4 non sono riuscito a mettere il naso fuori dalla cucina. Il risotto era richiestissimo, abbiamo dovuto rifarlo 4 volte. Anche le rane sono finite in un batter d’occhio." Cos ci racconta la sua esperienza Andrea Quirico, lo chef che ha interpretato le eccellenze della Lomellina e dell’Oltrepo a Provaci Gusto, a Pavia. L’iniziativa era la conclusione del progetto Sapori Valori Racconti, che vede impegnati gli Indiana Jones del gusto.

IL RISOTTO STA BRUCIANDO!

"E’ finita". Il sindaco di Porto Tolle, Silvano Finotti non Š catastrofista ma realista. La siccit… e la risalita dell’acqua di mare nel delta del Po stanno bruciando le risaie ferraresi e quindi anche questo risotto tipico delle terre deltizie Š a rischio. A fronte di un fabbisogno di acqua pari a 350 mc/ sec a Pontelagoscuro il grande fiume ha una portata di 220-230 mc/ sec. Decisamente inferiori ai valori necessari ad impedire l’intrusione del cuneo salino che dilaga sino a 20 km all’interno della terraferma. Un disastro per il pregiatissimo riso deltizio.

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