L’India vuole scambiare riso Basmati con petrolio: è lo scopo dell’accordo che la repubblica indiana sta trattando con i Paesi membri del Consiglio di cooperazione del golfo (si tratta di Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti), da cui importa circa i due terzi dell’oro nero necessario per soddisfare il suo crescente fabbisogno energetico. Il vantaggio di questo accordo sarebbe reciproco: da un lato l’India ridurrebbe i costi della sua bolletta energetica, dall’altra le nazioni del golfo raggiungerebbero più agevolmente il traguardo di garantire la sicurezza alimentare alle proprie popolazioni. Attualmente il Paese che importa più riso dall’India sono gli EAU: nei primi mesi del 2015 ha acquistato 411,775 tonnellate di riso Basmati indiano. Il governo potrebbe aumentare ulteriormente la quota del 60% nei prossimi anni, nell’ambito di questi accordi bilaterali. (14.03.2016)
CONSUMI TRAINATI DAI PREZZI
Il rapporto annuale dell’Ente risi ha scatenato il dibattito. La notizia pi ghiotta quel boom delle vendite di riso che non si vedeva da anni e che nel 2005 ha portato i consumi di cereale da 6 a oltre 7 chili pro capite all’anno. Per tanto, per troppo tempo il riso era rimasto bloccato a quota cinque. Se si considera che, parallelamente, si registra un calo dei consumi di pasta, c’ di che riflettere. E gli operatori del settore lo stanno facendo intensamente. Ecco cosa pensano.