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IL GIALLO DI PASQUA

da | 18 Apr 2025 | NEWS

borse

Le sedute di borsa di Milano e Mortara confermano la variazione viste in Piemonte ad inizio settimana (LEGGI), in un contesto di mercato sostanzialmente immutato. I trasferimenti procedono senza intoppi a ritmo ottimale. 29.432 tonnellate trasferite nell’ultima settimana di rilevazione (VEDI), che portano ad un residuo di 475.644 tonnellate, in linea con i due anni precedenti.

PERCHÉ IL PREZZO ALLO SCAMBIO DI ARBORIO DIFFERISCE DAL LISTINO?

A Mortara il gruppo Arborio si allinea ai 95 €/q lordi, visti a Vercelli da circa un mese e lunedì scorso a Novara. Milano rimane l’unica piazza a mantenere la quotazione di 100 €/q lordi, nonostante da più sedute gli operatori segnalino che, nelle contrattazioni, è difficile raggiungere i 90 €/q lordi. Si evidenzia quindi una diffusa lentezza nell’adeguamento dei listini al calo effettivo dei prezzi. Questa risulta particolarmente marcata nel capoluogo lombardo, l’unico mercato dove il riso bianco all’ingrosso continua a essere quotato. Una delle ragioni di questa discrepanza è il numero limitato di contrattazioni concluse, ma non è l’unica causa.

Le riserie, infatti, hanno acquistato buona parte del risone tipo Arborio a 100 €/q lordi, prima di ridurre sensibilmente la domanda, dando origine ai ribassi recenti. Questo prezzo elevato era stato fissato dalla prima quotazione della campagna alla Granaria di Milano (VEDI), spinto dalle preoccupazioni circa la disponibilità e la qualità del raccolto, compromesse dal clima avverso e dal calo delle superfici coltivate. Su questo livello si è basata anche la quotazione di Arborio lavorato, mantenutasi stabile tra i 230 e i 240 €/q + IVA per tutta la campagna. Tuttavia, questo valore ha generato un prezzo finale difficilmente assorbibile dai consumatori, come frequentemente sottolineato dagli operatori.

I cali registrati nell’ultimo listino del bianco milanese per i risi medi e per il gruppo Ribe (parboiled e non) (VEDI) mostrano chiaramente che una riduzione del prezzo del risone comporterebbe un deprezzamento anche del riso lavorato. Questo andrebbe a intaccare il margine stabilito inizialmente. Margine che i trasformatori intendono preservare per compensare il costo della materia prima acquistata in precedenza e non ancora venduta. Anche questo rappresenta uno dei probabili motivi per cui la commissione prezzi di Milano procede con cautela, mantenendo invariata la quotazione del gruppo Arborio.

A MORTARA SEDUTA PREFESTIVA SENZA NOVITÀ

Per le altre voci a listino il contesto risulta del tutto invariato, considerando che la seduta di borsa di venerdì mattina si è svolta in un clima prefestivo. Come spiegato in apertura si confermano tutti i prezzi visti ad inizio settimana. Per i tondi, Araldo raggiunge anche in Lombardia i 52 €/q lordi, mentre restano invariati i 50 €/q lordi per gli altri generici, i 55 per il “gruppo” Centauro e i 65 per Selenio. Lunghi A da parboiled e medi si dividono tra i 40 €/q lordi per Sunrose e Diva ed i 45 per tutte le altre varietà. Unica eccezione Leonardo, per il quale si parla di scambi a 50-55 €/q lordi in virtù del mercato del sushi carente di tondi.

Confermata la quotazione di 55 €/q lordi per i lunghi B ma permangono difficoltà a trovare compratori a tale cifra. Restano in un buon equilibrio domanda-offerta i gruppi Roma, 75 €/q lordi, e Baldo, 70. Il comparto Carnaroli si trova in una situazione simile ad Arborio. Tuttavia, i prezzi a listino risultano meno distanti nelle varie sedi e rispetto al prezzo ottenibile, seppur a fatica, allo scambio. Per i similari Milano propone 103 €/q lordi, le altre sedi 100. Quest’ultimo risulta essere il prezzo di riferimento anche allo scambio, sebbene non sia così scontato trovare acquirenti. Per Carnaroli Classico sembra complesso fare un discorso univoco, trattandosi di un riso di nicchia i cui scambi all’ingrosso sono limitati. Situazione analoga per Vialone Nano e similari, ormai venduti a trattativa privata. Autore: Ezio Bosso

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TANTO RISO A SCUOLA!

Bambini e ragazzi a scuola mangiano risi Roma e Ribe, sia tradizionali che biologici, sia bianchi che parboiled. Lo rivela un servizio de Il Risicoltore in distribuzione in questi giorni. Il giornale dell’Ente Risi ha intervistato i manager delle mense scolastiche di Roma e Milano per fare il punto sulle strategie del settore. Inoltre, la giornalista che ha condotto l’inchiesta ha intervistato la nutrizionista Mariangela Rondanelli e lo chef Claudio Zaretti. Vediamo cos’ha scoperto.

UNA RISORSA PER LA PELLE

La conferma, se ancora ve ne fosse bisogno, Š arrivata anche dal celebre ateneo di Urbino che, in Italia, Š considerato tra i poli universitari che vantano un maggior patrimonio di insegnanti, per professionalit… e competenza. Carla Scesa, docente di Tecnologia e formulazione cosmetica, ha rivalutato il riso non soltanto per le sue propriet… nutrizionali, ma anche per le sue grandi virt— cosmetiche. "Un pugno di riso per la bellezza della pelle", ha infatti proposto la "prof".

VIAGGIO ALLE ORIGINI DEL RISOTTO

A Vigevano Š nata un’associazione per il recupero delle tradizioni culinarie lomelline. ®Siamo un centro studi – spiega Carlo Respighi – e siamo nella fase di raccolta delle informazioni sulla cucina nel Medioevo nelle terre di Lomellina. Per questo abbiamo bisogno della collaborazione di chi conosce le ricette del periodo considerato¯. La richiesta di aiuto Š rivolta a chiunque. Risoitaliano collabora a diffonderla: per contattare l’associazione basta scrivere a centrostudicucina@yahoo.it

L’ITALIA E’ GOLOSA

Ô un libro panciuto "Italiagolosa", che al solo guardarlo parla di lui: il pi— simpatico cronista della tagliatella, che con la sua penna ha infilzato pi— che con la forchetta. Perch‚ Edoardo Raspelli non propone delle guide: parla di cibi e di dove poterli gustare, ma soprattutto, con la precisione di un cronista e con l’amabilit… di uno scrittore, racconta il rito del mangiare. E Raspelli non si Š smentito neppure alla presentazione del libro, a Milano, culminata in una squisita risottata.

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