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APERTO IL BANDO ISMEA

da | 11 Giu 2021 | Norme e tributi

Codice tributo

Ha preso il via la procedura di vendita del quarto lotto dei terreni della Banca nazionale delle Terre Agricole. Il percorso è caratterizzato da tre fasi:
– individuazione del terreno;
– sottoscrizione della manifestazione di interesse;
– presentazione dell’offerta.

Sul sito istituzionale dell’Istituto  – è possibile consultare le modalità di partecipazione, le caratteristiche dei terreni e inviare le manifestazioni di interesse.
Le manifestazioni potranno essere inviate fino al prossimo 7 settembre, esclusivamente in via telematica utilizzando il portale dedicato della BTA.  (qui è possibile consultare i criteri per la vendita dei terreni, i requisiti per la partecipazione alla procedura ad evidenza pubblica e le modalità operative).

BTA offre la possibilità, per i giovani sotto i 41 anni, di pagare il prezzo del terreno ratealmente, con un piano di ammortamento fino a 30 anni (ex art.13, comma 4-quater, secondo periodo, del D.L. 193/2016).
La dotazione complessiva dei terreni attualmente in vendita supera i 16 mila ettari, per un totale di 624 aziende agricole potenziali e per un valore complessivo minimo atteso di 255 milioni di euro.
I terreni sono ubicati in prevalenza nel Sud (74%) – soprattutto in Sicilia, Basilicata e Puglia -, nel Centro Italia (17%), in particolare in Toscana, e nel Nord (9%), distribuiti tra Emilia- Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria.

CONSUMI TRAINATI DAI PREZZI

Il rapporto annuale dell’Ente risi ha scatenato il dibattito. La notizia pi— ghiotta Š quel boom delle vendite di riso che non si vedeva da anni e che nel 2005 ha portato i consumi di cereale da 6 a oltre 7 chili pro capite all’anno. Per tanto, per troppo tempo il riso era rimasto bloccato a quota cinque. Se si considera che, parallelamente, si registra un calo dei consumi di pasta, c’Š di che riflettere. E gli operatori del settore lo stanno facendo intensamente. Ecco cosa pensano.

IL RISOTTO SALVA L’ITALIANO

Il risotto salva la lingua italiana nel mondo. Se l’idioma di Dante e Manzoni, malgrado l’invasione di anglicismi, gode ancora di buona salute, al punto che riesce ad esportare proprie parole e ad imporsi nel mondo, soprattutto in ambito enogastronomico, lo deve anche al nostro cereale. La parola "risotto", insieme ad altre come stracchino, pizza, panettone, rucola e tiramis— Š entrata infatti nella comunicazione culinaria del villaggio globale. La notizia Š sul Corriere della Sera.

UN RISOTTO PER SEUL

La Corea del Sud potrebbe essere un nuovo mercato per il riso italiano. L’idea non Š cos paradossale se si considera questo paese come la testa di ponte per organizzare una massiccia esportazione del prodotto nazionale nel Far East. A lanciarla Š il ministro delle politiche agricole Giovanni Alemanno, che nel paese orientale ha appena incontrato i ministri del Commercio, Kim Hyun-Chong, e dell’Agricoltura, Park Hong-Soo e con loro ha posto delle basi per un accordo commerciale.

ROMA CAMBIA IL PREZZO

All’inizio dell’anno abbiamo scoperto che comprare un pacchetto di riso a Roma costa tanto, talvolta tantissimo. L’incremento del prezzo dal produttore al consumatore si aggirava intorno al 100%. CioŠ il prezzo raddoppiava e in qualche caso anche peggio. Ebbene, a distanza di nove mesi, la situazione com’Š cambiata? Il riso italiano nella capitale costa meno? Oppure il listino si Š surriscaldato? Riso Italiano Š andato a far visita ad alcuni esercizi commerciali ed ecco il risultato.

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