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AFFITTI D’ORO MA SOPRATTUTTO PIU’ BREVI

affitto

Quinta puntata dello speciale sugli affitti a cura di Elettra Bandi. LEGGI LE PUNTATE PRECEDENTI QUI.

Il tema degli affitti è molto sentito tra i nostri lettori, ecco perché proponiamo una vera inchiesta che questa volta ci porta ad ascoltare la Confagricoltura Vercelli e Biella. Certamente lo strumento dell’affitto fondiario – ci dicono a Vercelli – costituisce un elemento fondamentale dell’attività agricola e del suo sviluppo socio-economico. Dalla metà degli anni ‘60, nel vercellese l’affitto si è andato riducendo in favore della conduzione in proprietà, tuttavia, ancora oggi costituisce una forma di conduzione decisamente importante.

AFFITTI: UN VALORE PROPORZIONATO NEL TEMPO

Nel tempo, il valore degli affitti mediamente è rimasto proporzionato alla redditività dei terreni e, solo in talune aziende rappresenta un costo aziendale piuttosto importante.

La durata media dei contratti storicamente era di 9 anni e l’indicizzazione del canone annuo parametrata ad un paniere “agricolo”. Negli ultimi anni,invece, la tendenza è di accorciare la durata ad un periodo di anni 6 (a volte 3) e di indicizzare il canone, purtroppo, sulla base del paniere Istat. Qui vi sono beni che non hanno alcuna attinenza rispetto all’andamento dell’economia agraria.

La durata breve dei contratti non consente alle aziende un’ottimale programmazione dell’attività. Inoltre, in momenti di inflazione media o elevata come l’attuale, l’indicizzazione su base ISTAT pone le aziende agricole in seria difficoltà. La causa è un andamento dei prezzi al consumo, disallineato dai costi e dalla PLV agricola.

L’aumento della superficie aziendale media, ad ogni modo, è sì ascrivibile allo strumento dell’affitto ma, soprattutto, alla chiusura di aziende di piccole dimensioni. Queste ultime non sono più economicamente sostenibili, e al loro accorpamento in strutture via via di maggiori dimensioni. Autore: Elettra Bandi

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PAELLA DA GUINNESS

Anche quest’anno avremo un piatto di riso da Guinness dei primati: un "piatto unico" di quindici quintali, preparato in quattro ore, in una padella di quattro metri di diametro e distribuito in meno di mezz’ora a migliaia di persone. Stiamo parlando della paella di Voghenza, comune di Voghiera (Ferrara). Sar… preparata in occasione della festa di S.Leo, il santo taumaturgo del Montefeltro. La kermesse Š in programma per domenica 31 luglio. Ecco come cucinare la paella da Guinness.

COPPETTE DI RISO

E’ arrivato il gelato al Chiccolat della Riso Scotti. La casa pavese lo definisce "un nuovo modo di mangiare il gelato, pi— sano, pi— attento alla salute". Lo lancia Riso Scotti Snack, azienda del Gruppo Scotti guidata da Walter Pennetta, che distribuisce nel canale retail e nei bar il gelato che utilizza il chiccolat al posto del latte. Il Chiccolat Š il latte di riso, alimento dietetico e davvero risolutivo per chi non tollera il lattosio. Troveremo questo prodotto sia sfuso che in coppette.

INSALATA-MANIA, NUOVE RICETTE

Estate: tempo di diete, ma anche di caldo, quando diminuiscono la voglia di mettersi a tavola. E allora che fare? Una bella insalata! S perch‚, dicono i nutrizionisti, le verdure sono indispensabili per mantenere il giro vita ma anche per proteggersi dalle malattie. Cos, nella stagione calda, ben sei italiani su dieci confessano di convertirsi alla tavola verde. Per i lettori di Risoitaliano c’Š un’opportunit… in pi—: il nostro archivio offre tantissime insalate di riso. Vediamole.

UN CHICCO IGP PER MILANO

Un marchio europeo anche per il riso di Milano e Lodi. Anche il cereale meneghino entrer… a far parte del disciplinare di produzione della richiesta di marchio Ue – l’Indicazione Geografica Protetta, Igp – Riso Valle del Po. Assieme ai produttori delle aree di Pavia e Mantova per la Lombardia nonch‚ di Vercelli, Alessandria e Novara per il Piemonte, gli imprenditori milanesi e lodigiani stanno verificando gli adempimenti, prima del passaggio del dossier al Ministero e, poi, all’Ue.

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