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AFFITTI D’ORO MA SOPRATTUTTO PIU’ BREVI

affitto

Quinta puntata dello speciale sugli affitti a cura di Elettra Bandi. LEGGI LE PUNTATE PRECEDENTI QUI.

Il tema degli affitti è molto sentito tra i nostri lettori, ecco perché proponiamo una vera inchiesta che questa volta ci porta ad ascoltare la Confagricoltura Vercelli e Biella. Certamente lo strumento dell’affitto fondiario – ci dicono a Vercelli – costituisce un elemento fondamentale dell’attività agricola e del suo sviluppo socio-economico. Dalla metà degli anni ‘60, nel vercellese l’affitto si è andato riducendo in favore della conduzione in proprietà, tuttavia, ancora oggi costituisce una forma di conduzione decisamente importante.

AFFITTI: UN VALORE PROPORZIONATO NEL TEMPO

Nel tempo, il valore degli affitti mediamente è rimasto proporzionato alla redditività dei terreni e, solo in talune aziende rappresenta un costo aziendale piuttosto importante.

La durata media dei contratti storicamente era di 9 anni e l’indicizzazione del canone annuo parametrata ad un paniere “agricolo”. Negli ultimi anni,invece, la tendenza è di accorciare la durata ad un periodo di anni 6 (a volte 3) e di indicizzare il canone, purtroppo, sulla base del paniere Istat. Qui vi sono beni che non hanno alcuna attinenza rispetto all’andamento dell’economia agraria.

La durata breve dei contratti non consente alle aziende un’ottimale programmazione dell’attività. Inoltre, in momenti di inflazione media o elevata come l’attuale, l’indicizzazione su base ISTAT pone le aziende agricole in seria difficoltà. La causa è un andamento dei prezzi al consumo, disallineato dai costi e dalla PLV agricola.

L’aumento della superficie aziendale media, ad ogni modo, è sì ascrivibile allo strumento dell’affitto ma, soprattutto, alla chiusura di aziende di piccole dimensioni. Queste ultime non sono più economicamente sostenibili, e al loro accorpamento in strutture via via di maggiori dimensioni. Autore: Elettra Bandi

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CHICCHI PER DORMIRE BENE

Dodici milioni di italiani soffrono di insonnia, disturbo legato a fattori ambientali, fisici e psicologici. Spesso, come ricorda l’Associazione Italiana di Medicina del sonno, le cause si devono cercare a tavola: cibi pesanti o eccitanti disturbano il sonno ma anche il digiuno. "La cena deve essere leggera, senza scendere sotto le 250 calorie" spiega Giorgio Coccagna, professore di neurologia all’Universit… di Bologna. Un piatto di riso bollito leggermente condito pu• essere utile allo scopo.

APOLLINEI E DIONISIACI

Solo il 25% della popolazione attribuisce al cibo la funzione di "carburante" per il corpo. La parte restante oscilla tra la cucina solare di Apollo – cui appartiene per tradizione l’insalata di riso – e la cucina notturna di Dionisio, salutistica e funzionale la prima, golosa e trasgressiva la seconda. Queste le conclusioni della ricerca "Cibi diurni e cibi notturni. Apollo e Dioniso a convivio" condotta dal presidente di Popai Daniele Tirelli, su dati ACNielsen, per Rimini Fiera.

RISOTTO NO TAV

La tradizione vuole che si saluti il nuovo anno consumando degli alimenti che "crescono" in pentola. Lenticchie, prima di tutto, ma anche riso, secondo una tradizione diffusa al Sud. Quest’anno, il risotto di Capodanno Š stato protagonista sulle Alpi: stato proposto ai 5.000 "invitati" del veglione di Venaus, dove gli abitanti della Val Susa hanno ribadito il loro no all’alta velocit… a colpi di risotto allo zafferano e di spumante. Rigorosamente No Tav, come mostra la foto.

OTELLO E’ GIA’ IN PENTOLA

E’ stato battezzato Otello ed Š il riso nero "made in Lomellina". La nuova variet… deve essere ancora iscritta nel registro dell’Ente Nazionale delle sementi elette. Quest’anno l’azienda agricola Galbarini – tenuta San Giovanni – delle sorelle Cristiana ed Alessandra Sartori, ne produrr… tuttavia 300 quintali. Lo scorso anno ne sono stati prodotti quattro quintali. Si tratta di un riso particolarmente digeribile secondo i selezionatori e si presta ad una cucina da effetti speciali.

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