C’è un buco nero nella gestione delle irrigazioni: a certificarlo è l’università di Milano. «Solo il 10% dei pozzi viene monitorato – ha dichiarato il professor Claudio Gandolfi, ordinario di idraulica agraria e partner del progetto Cedater, il nuovo database di Anbi Lombardia – e non abbiamo dati sulle disponibilità di numerosi consorzi privati». Gandolfi ha presentato anche una mappa da cui si evince che ampie zone della Lomellina e del Pavese non forniscono dati sull’acqua irrigua. Se l’agricoltura riordinasse dati e metodologie di irrigazione, ha detto, l’emergenza siccità potrebbe essere contenuta entro pochi anni. Il risparmio idrico possibile, ha spiegato, è nell’ordine del 20%».
Tutte le informazioni le potete ottenere vedendo questo video realizzato durante la presentazione del progetto Cedaper. Secondo i dati dell’Università, le acque fantasma rappresentano in Lombardia un quantitativo di acqua irrigua ingente e sottratta sia al controllo che ai pagamenti. Scarica l’intero Rapporto Anbi Lombardia
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