Ricerca Avanzata





Data inizio:

Data fine:

PREOCCUPA L’ACCUMULO NEVOSO

Accumulo nevoso

Finisce un anno con caratteristiche nuovamente eccezionali che si inserisce in una traiettoria di eventi estremi senza precedenti e che sta mettendo a dura prova l’intero comparto agricolo nord occidentale.

EVENTI ESTREMI

Dal 2020 ad oggi è un costante susseguirsi di estremi:

  • 4 ottobre 2020 la rapida e imponente alluvione del Sesia;
  • dicembre 2021 / aprile 2023: la più potente siccità mai vissuta con ingenti danni sull’intero territorio provinciale;
  • luglio e agosto 2023: eventi metereologici estremi con gravi danni da grandine e vento;
  • anno 2024, piovosità eccezionale con danni alle colture vernine, ritardo nelle semine primaverili, danni diffusi da fitopatologie sull’intero territorio provinciale (con particolari perdite di raccolto per attacchi da peronospora sulla vite e sulle orticole, ritardi colturali diffusi, difficoltà di raccolta nei mesi autunnali con diminuzione produttiva e di resa del prodotto.

Questa situazione meteoclimatica si inserisce in un contesto macroeconomico quanto mai critico con estrema volatilità delle quotazioni e danni a cascata, ad oggi scarsamente indennizzati, conseguenti alla Peste Suina Africana.

In uno scenario così faticoso si presenta una stagione invernale dall’inizio complicato e complesso.

ALTE TEMPERATURE COMPROMETTONO L’ACCUMULO NEVOSO

I picchi precipitativi primaverili e autunnali si stanno spegnendo e le alte temperature stanno compromettendo i primi accenni di accumulo nevoso formatisi nel mese di novembre.

Se è vero che la falda presenta un buon andamento, così come gli accumuli in serbatoi e laghi sono buoni, l’accumulo nevoso manifesta un potente minimo che rischia di condizionare l’andamento della prossima stagione primaverile/estiva.

Il 2024 è stato caratterizzato da una nevosità tardiva quanto mai generosa ma, già nell’ultima decade di giugno, gli imponenti accumuli erano pesantemente compromessi e ciò porta a riflettere su come l’attuale scenario termico, che vede un innalzamento delle medie decennali in provincia spesso superiore a 1,5°, determini dinamiche nuove che mettono a dura prova il governo degli accumuli e l’esercizio dell’irrigazione.

Occorre quindi attenzionare la situazione degli invasi e avviare una gestione conservativa qualora entro la seconda decade di gennaio non si abbia un considerevole accumulo nevoso.

RISERVE NEVOSE

L’analisi delle riserve nevose delle 4 stazioni nivometriche analizzate nell’intorno del Monte Rosa evidenzia la presenza di un accumulo, allo stato, particolarmente basso.

LAGO MAGGIORE

Il lago Maggiore ha un livello idrometrico pari a circa 120 cm sullo zero di riferimento, con un andamento costante negli ultimi 14 giorni.

Riportiamo i consueti grafici acquisiti dal sito laghi.net che si presenta con una nuova veste grafica.

Dato in cm del livello idrometrico a Sesto Calende negli ultimi tre anni al 19 dicembre.

 

ANDAMENTO FALDA

La falda freatica si sta mantenendo su livelli superiori agli anni precedenti con un rateo di discesa in linea con le precedenti osservazioni.

Prosegue la stima del volume accumulato nella falda freatica dell’areale risicolo Vercellese, Novarese e Lomellino sia con grafico pluriennale che con informazioni tabellari.

Nota sull’uso delle informazioni:

Si tratta di un modello sperimentale realizzato per affinare la conoscenza del comportamento della falda e si ribadiscono le modalità di lettura dei dati già indicate nelle precedenti analisi.

Nelle ultime settimane:

Si riporta l’andamento pluviometrico degli ultimi sei mesi (maggio – dicembre) dell’ultimo triennio a Sartirana Lomellina.

SCALA DI ALLARME

Si prosegue con la predisposizione della scala di allarme: in questa fase di ricostituzione delle riserve nevose e di riduzione della falda freatica, l’indicatore fornito, ha mero valore di tendenza. A partire dal mese di gennaio tale indicatore assumerà un maggiore valore predittivo.

L’accumulo nevoso, pur essendo all’inizio del periodo, è quanto mai esiguo: questo fatto porta ad utilizzare un valore mediano pari a 3, su 5 della scala di allarme. Il Lago Maggiore ha un importante riempimento: l’indicatore è 2 su 5. Con riferimento alla falda si ha un comportamento migliore rispetto agli scorsi anni, l’indicatore che si ritiene più plausibile è 2 su 5 confermando la precedente analisi.

Questo porta a conferma un indicatore complessivo della scala di allarme irrigua pari a 7 su un massimo di 15, si ribadisce che si tratta di un valore di partenza da affinare nelle prossime analisi con una prima preoccupazione circa l’accumulo nevoso. Autore: Alberto Lasagna, Confagricoltura Pavia.

Puoi seguirci anche sui social: siamo su facebook, e linkedin. Se vuoi essere informato delle novità, compila il modulo newsletter e whatsapp presente in home page. Se vuoi leggere ricette trovi tutto su http://www.risotto.us e se vuoi comprare dell’ottimo riso in cascina collegati a http://www.bottegadelriso.it

CUOCHE PER CASO…

Sar… anche vero che l’uomo si conquista facilmente prendendolo per la gola. Ma le giovani donne italiane ci hanno gi… rinunciato e invece di un libro di cucina le ragazze sembrano preferire la guida dei ristoranti. Il 57% di loro, infatti, ammette di essere un vero disastro ai fornelli. Eppure sette ragazze su dieci sostengono di essere buone forchette. Lo afferma uno studio di Eta Media Research, che Š stato presentato recentemente ad Alba Adriatica, in provincia di Teramo.

UN CHICCO PER CALORIA

Lo sapete che una doccia di mezz’ora ci fa bruciare 78 calorie? E che a stare in piedi per lo stesso tempo se ne consumano addirittura 39, poco pi— di quelle necessarie per guardare una telenovela in televisione? Non parliamo di quel che "costa" vestirsi, specie se si sta molto davanti all’armadio! Siamo in estate e questi temi diventano "strategici" per non "gonfiare" troppo. Vediamo, con l’aiuto dell’esperto, come pu• aiutarci il riso a restare in linea… senza digiunare!

IL PAPA AMA IL RISO VERCELLESE

Il Papa ama il riso italiano. Quello vercellese per la precisione. Lo conferma Club 3, uno dei periodici dei paolini. Insomma, una conferma davvero autorevole di una notizia che abbiamo diffuso per primi: la predilezione dei cardinali per il nostro cereale. Nell’imminenza del conclave, vi abbiamo svelato che il cardinal Sodano acquista il riso nella Tenuta Veneria di Lignana, nel Vercellese, e che lo stesso riso piaceva a Giovanni Paolo II. Ora la conferma che piace pure a Papa Ratzinger.

TRE RICETTE DA SIMONA

®Sono sempre stata una buona forchetta¯. Lo confessa Simona Ventura, una delle presentatrici italiane pi— amate dagli italiani, intervistata da Luciano Verre, E aggiunge: ®Da bambina ero la classica cicciotella. I risotti alla salsiccia di mia madre Anna e di mia nonna Gelsomina, li sogno anche di notte, per non parlare di tome, tomette e altro ben di Dio piemontese. Dal punto di vista gastronomico, io abbinerei la mia regione non al bollito o alla bagna caoda, ma al risotto con la salsiccia¯.

Iscriviti alla nostra Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter e al servizio Whatsapp!

Informativa sulla Privacy

Informativa sulla Privacy - WhatsApp

Cliccando "Accetto le condizioni" verrà conferito il consenso al trattamento dei dati di cui all’informativa privacy ex art. 13 GDPR.

* Campo obbligatorio