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QUARANTA CANDELINE PER LA CIA

da | 14 Gen 2017 | Non solo riso

“Da quarant’anni con gli Agricoltori Italiani”. Questo lo slogan, coniato come memoria del passato e proposito per il futuro, con cui la Cia ha scelto di aprire le celebrazioni per i 40 anni dall’unificazione tra UCI, Alleanza Contadini e Federmezzadri, da cui nacque nel 1977 la Confederazione italiana coltivatori che poi, nel 1992, evolse nell’attuale Confederazione italiana agricoltori. Tante le iniziative con cui la Cia festeggerà lungo tutto il 2017 le sue 40 candeline: una Conferenza economica nazionale; un focus a Bruxelles su “Avolio e l’Europa”; un convegno a Roma su “Autonomia, Impresa, Rappresentanza” e, soprattutto, un grande evento di chiusura il 20 dicembre a quarant’anni esatti dalla costituzione della Cia. Tutte col cappello di un logo e di un’immagine coordinata create “ad hoc” per l’occasione. «La Cia di oggi guarda, in questo modo, alle sue radici ma vive nel presente ed è proiettata nel futuro -sottolinea il presidente nazionale Dino Scanavino- per definire una rappresentanza connessa con il reale, in un modo nuovo, concreto, vicino ai bisogni degli imprenditori associati, specifico, competente, non generalista, non autoreferenziale». Una rappresentanza moderna – dicono alla Cia – che è frutto di tante battaglie: per difendere il reddito dei produttori, per uno stato sociale più equo, per una Pac semplice e senza ritardi nei pagamenti, per un’amministrazione più efficiente, per un Paese veloce, per affermare l’immagine di un’agricoltura seria e coraggiosa, fatta di agricoltori e non di slogan.  Ma non solo azione sindacale, anche servizi per l’imprenditoria. L’organizzazione ha messo in moto un progetto di crescita e di rinnovamento totale delle attività con un obiettivo preciso per il sistema Cia: «Non solo saper fare, ma saper ascoltare, non aspettare negli uffici ma andare nelle aziende -spiega Scanavino-, non essere soltanto i migliori in un singolo servizio ma offrire una gamma di servizi che sia completa e integrata. Alla persona e all’impresa. Da qui ai prossimi 40 anni». A livello territoriale, il mondo risicolo è rappresentato ad alto livello in quest’organizzazione: il presidente della Cia Lombardia, infatti, è Giovanni Daghetta, risicoltore di Robbio, in Lomellina (Nella foto grande, in piedi durante un intervento).

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