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PRIORITA’ AI GIOVANI ESCLUSI DAL PSR PIEMONTESE

da | 18 Dic 2016 | NEWS

giovani

La Regione Piemonte si impegna a sbloccare le criticità legate ai bandi 6.1 (premio di insediamento ai giovani agricoltori), 4.1.1 (rendimento globale e sostenibilità delle imprese dei giovani agricoltori) e 4.1.2 (investimenti materiali per l’ammodernamento, sempre rivolto ai giovani imprenditori) del PSR. L’ha assicurato l’assessore all’Agricoltura del Piemonte Giorgio Ferrero, incontrando i sindacati nell’ambito del Tavolo Verde, il 14 dicembre. Nelle scorse settimane, era esploso il conflitto politico tra Confagricoltura e l’Assessorato e si era appurato che molti agricoltori sono beneficiari sul bando già chiuso della 6.1 ma non su quello della 4.1.2. Sull’argomento, si era espressa anche la Coldiretti, con un invito esplicito a “investire sui giovani”. Considerato che le risorse finanziarie ancora disponibili sugli investimenti giovani ammontano appena a 10 milioni di euro, il 14 dicembre, secondo le informazioni raccolte dalla redazione di Risoitaliano.eu, la Regione ha proposto di accordare una sorta di punteggio di priorità ai giovani esclusi dalla 4.1.2 che presentano istanza sul nuovo bando 4.1.1, che verrà aperto a fine febbraio, in quanto gli investimenti dei “non giovani” hanno ancora a disposizione oltre 30 milioni di euro. Il giovane pertanto usufruirà di un contributo leggermente più basso ma avrà maggiori probabilità di vedersi approvato il piano di investimenti. Tale piano dovrà sostanzialmente rispecchiare quello già presentato sulla 4.1.2, soprattutto per mantenere il correlato punteggio sul premio di insediamento, è stato detto. I sindacati hanno chiesto di riconoscere appieno il progetto di investimento sulla nuova 4.1.1 anche qualora quest’ultimo sia già stato parzialmente realizzato dal giovane agricoltore.

La Regione Piemonte ha garantito che si terrà conto di ciò che il giovane ha già realizzato solo ai fini del mantenimento dei punteggi, in particolare per quelli collegati alla 6.1, mentre il sindacato ha richiesto anche il sostegno delle spese già effettuate, tramite i contributi della 4.1.1. Un punto su cui la discussione si è fatta tesa, fino a quando l’Assessorato non si è impegnato a formulare una richiesta di parere ai Servizi legali della Regione, ai quali verrà spiegato che il giovane si è insediato, ha fatto domanda sulla 6.1. risultata finanziabile e contestualmente sulla 4.1.2, poi risultata non finanziabile ma ammissibile… Bisognerà attendere per sbrogliare questa matassa, anche perché sembra che non sia percorribile l’opzione di utilizzare sui bandi già chiusi le risorse ancora disponibili, poiché si tratterebbe di uno scorrimento di graduatoria non gradito ai Servizi della Commissione europea.

Bruxelles, del resto, avrebbe già affondato un’altra delle speranze degli agricoltori piemontesi: durante il Tavolo, infatti, non è stato possibile affrontare l’argomento spinoso delle misure agroambientali, sia per quanto riguarda l’esclusione dalle nuove graduatorie  di numerosi beneficiari, sia per quanto concerne l’aumento delle risorse finanziarie, ed è trapelato che l’ipotizzata operazione di incrementare le risorse, già a valere sul 2016,  annunciata anche al Comitato di Sorveglianza, è stata decisamente contrastata dai Servizi della Commissione europea.

Si è saputo invece che a fine febbraio verranno aperti anche i bandi 6.1 e 4.1.2, nella forma di un’unica domanda contenente obbligatoriamente la richiesta di premio di insediamento e di piano di investimento. In tal modo l’istanza acquisirà un punteggio unico per l’ammissibilità o meno a finanziamento, hanno spiegato i funzionari regionali. I pochi casi di giovani finanziati sulla 4.1.2  ma non sulla 6.1 potranno accedere a questo nuovo bando, in cui la domanda prenderà i punti della 6.1. e della 4.1.2. La Regione ha garantito altresì che le istruttorie dell’operazione 4.1.1 termineranno prima dell’avvio dei prossimi bandi. Come si sa, quasi nessun beneficiario della 4.1.1, ad oggi, ha ricevuto l’atto di ammissione a finanziamento, anche a causa di problemi informatici, spesso legati alla firma elettronica del documento di approvazione: la Regione si è impegnata ad effettuare le opportune verifiche e a rimuovere eventuali inconvenienti. Infine, l’Assessore Giorgio Ferrero ha dichiarato che l’operazione finanziaria proposta dalla Bei a favore delle misure 4.1. e 4.2 è stata presentata all’Ue con una dotazione di 5 milioni di euro e, con ogni probabilità, sarà attivata nella seconda metà del 2017.

 

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