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NUOVE NORME PSR PER IL DISERBO DEL RISO IN LOMBARDIA

da | 20 Mag 2016 | Tecnica

foto FlavioLa DG Agricoltura di Regione Lombardia rende note sul proprio sito internet (scarica QUI) le integrazioni alle  norme tecniche di difesa e diserbo delle colture per le misure agro ambientali del PSR relative all’ anno 2016, che vanno a completare le norme già pubblicate sul BURL SEO n.16  del 22 aprile scorso (scarica QUI). Le norme riguardano in modo particolare il riso, unica coltura erbacea ammessa a beneficiare dei contributi per pagamenti agro-climatico ambientali del nuovo PSR  nell’ambito della misura 10.1.01 per l’applicazione della difesa integrata volontaria. Per quanto riguarda il diserbo della coltura, il Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia individua due sistemi di coltivazione (semina in acqua e semina in asciutta) ed indicava in prima battuta (BURL n.16 del 22 aprile) le seguenti sostanze attive ammesse in due distinti quadri sinottici, che qui riportiamo.

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Da un esame di questa “prima tranche” delle norme tecniche discendevano alcune osservazioni che forse vale la pena di segnalare ai lettori di Riso Italiano:

  • L’ uso di Pendimethalin, ammesso come residuale nel diserbo delle sponde degli argini adiacenti alla risaia, va attentamente riferito ai soli formulati commerciali che prevedono questo impiego in etichetta
  • Nell’impiego dell’ Oxadiazon viene consigliato –a parere di chi scrive opportunamente- il trattamento su risaia asciutta con sommersione nelle 24-48 ore successive
  • Scompare dall’ elenco delle sostanze attive ammesse il Triclopyr
  • Merita attenzione la nota relativa ai prodotti contenenti la miscela di Bensulfuron-metil+Metsulfuron-metil, che dovrebbero trovare applicazione in “trattamenti localizzati” su risaia seminata in sommersione, mentre per eventuali infestazioni “tardive” di Heteranthera spp. su risaia seminata in asciutta non sono previste sostanze attive specifiche di impiego “a pieno campo”

Come i lettori di Riso Italiano avranno certamente notato mancavano in questo primo elenco le sostanze attive oggetto di autorizzazione di emergenza per il contenimento di infestanti “resistenti” (Pretilachlor, Propanile e Quinclorac), peraltro appena concessa da MinSalute. Soprattutto mancava la sostanza attiva Imazamox, utilizzata nelle coltivazioni a tecnologia “Clearfield”: una mancanza che avrebbe automaticamente escluso dalla possibilità di accedere alla misura per la difesa integrata volontaria gran parte delle aziende risicole, essendo ormai la tecnologia in questione diffusa su almeno una parte della superficie della stragrande maggioranza delle aziende stesse.

Per quanto riguarda la difesa da parassiti fungini ed animali le norme tecniche inizialmente prevedevano l’ impiego della sola Lambda-cialotrina per il contenimento del Lisshoroptrus oryzophilus (punteruolo acquatico o curculionide della risaia) e del solo Azoxystrobin per la difesa da Pyricularia e Drechslera.

 

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Molto opportunamente il comunicato di Regione Lombardia del 16 maggio che si riporta per estratto di seguito (curiosamente contemporaneo con il decreto di proroga dei termini di presentazione delle domande al 15 giugno prossimo) integra le norme tecniche pubblicate sul BURL n.16, inserendo le tre sostanze attive ad azione erbicida autorizzate “in emergenza” ai sensi dell’ art.53 del Reg. 1107/09 (Pretilachlor, Propanile e Quinclorac) e reinserendo tra le sostanze attive ammesse l’ Imazamox. Inoltre, tra le sostanze attive ad azione fungicida vengono ammesse sia il Triciclazolo (il cui uso è consentito con autorizzazione di emergenza) che il Picoxystrobin (il cui uso era già stato consentito nelle norme tecniche per l’ az. 214B2 del vecchio PSR nel 2015).

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La possibilità di conoscere le norme tecniche di difesa e diserbo prima del termine di presentazione delle domande dovrebbe consentire alle aziende interessate di poter valutare, possibilmente con il supporto di un consulente abilitato e professionalmente qualificato, le opportune strategie per l’ eventuale adesione alla misura per la difesa integrata volontaria. Giova ricordare che tra gli adempimenti obbligatori dell’ operazione 10.1.01 c’è quello della “prescrizione” da parte del consulente abilitato per poter effettuare l’ acquisto dei prodotti fitosanitari. Obbligo cui si può adempiere con la “ricettazione” da parte del tecnico per ogni singolo acquisto oppure con la redazione di un piano di difesa e diserbo aggiornabile nel corso dell’ annata agraria. Autore:  Flavio Barozzi, dottore agronomo flavio.barozzi@odaf.mi.it (20.05.2016)

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