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L’UE RICONOSCE IL RISO IGP CINESE

da | 13 Ago 2017 | Internazionale, Uncategorized

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Ci sono anche diverse varietà di riso, oltre ad alcune bevande a base di riso fermentato, tra i prodotti cinesi a denominazione di origine protetta che verranno riconosciute nell’Unione Europea a seguito di un accordo bilaterale, che consentirà il riconoscimento reciproco di un centinaio di prodotti con denominazione. Tra questi, su un centinaio di provenienza europea, un quarto circa sono di produzione italiana, e comprendono prodotti notissimi come il parmigiano reggiano, il gorgonzola, vini come il barbaresco, il barolo, il brachetto. Sul fronte cinese, vengono riconosciuti come prodotti a indicazione geografica protetta le varietà di riso Ningxia, Zhaoyuan, Wuchang, Panjin, e le bevande acoliche a base di riso come il vino prodotto con il riso glutinoso nero Huishui, e il vino di riso Shaoxing.

La dichiarazione congiunta Ue-Cina spiega: «Avendo un interesse comune per approfondire le relazioni commerciali tra l’Ue e la Cina; Riconoscendo soprattutto un forte interesse comune nella protezione delle indicazioni geografiche che rappresentano importanti tradizioni e risorse per entrambe le parti; Accogliendo le discussioni fruttuose e il progresso delle ultime trattativeprendendo atto che i leader del 19° vertice Ue-Cina hanno chiesto la conclusione della negoziazione dell’accordo sulla cooperazione e protezione delle indicazioni geografiche entro il 2017 e istruito i negoziatori per accelerare il lavoro e risolvere i problemi in sospeso: hanno deciso di pubblicare l’elenco di nomi di indicazioni geografiche selezionate reciprocamente in modo mutuamente concordato in conformità con le rispettive legislazioni nazionali il 3 giugno 2017 come un passo fondamentale per giungere ad una rapida conclusione dei negoziati in corso. Entrambe le parti riconoscono che l’accordo dovrebbe tradursi in reciproci benefici. Si impegnano ad accelerare il loro lavoro per raggiungere un accordo che lo farà assicurare una protezione efficace per l’elenco delle indicazioni geografiche protette di ciascuna delle parti». Le parti interessate hanno ora due mesi per presentare commenti riguardo i prodotti scelti da entrambe le parti e, se necessario, sollevare eventuali preoccupazioni nei confronti delle autorità dell’UE o delle autorità cinesi.

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