Ricerca Avanzata





Data inizio:

Data fine:

L’AGRICOLTURA EUROPEA RIALZA LA TESTA

da | 15 Set 2016 | Internazionale

ue2Una più equa distribuzione nella catena del valore, con una normativa che tuteli di più gli agricoltori nella filiera alimentare: lo ha chiesto la Copa-Cogeca, la federazione delle Associazione di categoria e delle cooperative agricole ai ministri dell’Agricoltura dell’UE. L’hashtag è #fairfoodchain. La federazione ha chiesto l’introduzione di una legislazione a livello dell’UE per combattere contro le pratiche sleali nella catena alimentare e per garantire un giusto guadagno per gli agricoltori.
Il Presidente della Cogeca Thomas Magnusson ha dichiarato: «Lo squilibrio di potere nella catena di approvvigionamento alimentare sta avendo un grave impatto sugli agricoltori da molti anni, con la conseguente continua erosione dei loro margini. Gli agricoltori sono schiacciati da entrambi i settori a monte e a valle, con il settore di vendita al dettaglio dominato da pochi operatori in molti Stati membri. Accogliamo quindi con favore le chiamate per ottenere un accordo equo sui loro margini. Questo è l’unico modo per garantire che i consumatori abbiano accesso a cibo di qualità ad un prezzo ragionevole in tutta l’UE. Solo una catena alimentare equa, trasparente ed equilibrata garantirà un settore agricolo sostenibile». Una considerazione che vale naturalmente anche per il settore risicolo, che si trova ad affrontare, sia in Italia sia in Europa, esattamente questa situazione.
Il segretario generale di Copa-Cogeca Pekka Pesonen, ha aggiunto: «Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo bisogno di adottare e attuare il quadro legislativo dell’UE in combinazione con codici volontari di buone pratiche per combattere le pratiche commerciali sleali nella catena alimentare e di garantire al mercato unico un corretto funzionamento. Tale sistema deve essere supervisionato da un giudice indipendente che, sia anche in grado di ricevere e agire su denunce anonime». Egli ha dichiarato, inoltre, che quando il comportamento commerciale sleale e non etico porta a guadagni finanziari, solo una legislazione rigorosa, sostenuta da un’applicazione indipendente è in grado di tutelare i vari anelli della filiera. E’ necessario, ha ribadito, un cambiamento nella cultura economica. Ecco perché è necessario attuare, sia a livello dell’UE e degli Stati membri, degli osservatori del mercato del livello di guardare ai prezzi e margini con una metodologia armonizzata per fornire informazioni sulla trasmissione dei prezzi e la trasparenza lungo tutta la catena di approvvigionamento alimentare. Delineando alcuni modi per migliorare la situazione, ha aggiunto: «Devono essere applicati dei contratti tra produttori, trasformatori e distributori per garantire che gli agricoltori ottengano un prezzo equo per i loro prodotti e che siano pagati puntualmente. Gli accordi volontari da soli non funzionano».

Iscriviti alla nostra Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter e al servizio Whatsapp!

Informativa sulla Privacy

Informativa sulla Privacy - WhatsApp

Cliccando "Accetto le condizioni" verrà conferito il consenso al trattamento dei dati di cui all’informativa privacy ex art. 13 GDPR. *

* Campo obbligatorio