Ricerca Avanzata





Data inizio:

Data fine:

LA STRATEGIA DI MACRON PER L’AGRICOLTURA

da | 15 Nov 2017 | Internazionale

Qualche tempo fa, parlando a Rungis, il più grande e più importante mercato agroalimentare di prodotti freschi del mondo non lontano da Parigi, il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha annunciato una modifica della normativa che punta sul recupero del valore nella filiera agroalimentare, a partire dai costi di produzione degli agricoltori. Si tratta del piano intitolato «La nuova Francia agricola», che prende il via a due mesi dal lancio degli Stati generali dell’agricoltura. Nel discorso Macron ha sottolineato come i contratti dovranno sin dall’inizio essere basati sui costi agricoli di produzione, nell’ambito di una periodizzazione pluriennale di 3-5 anni che tocca tutta la filiera alimentare. Sarà dunque questo fattore a condizionare il prossimo piano di investimenti da 5 miliardi di euro, che punta ad un riequilibrio tra i vari attori della filiera attraverso le organizzazioni interprofessionali; grandi sforzi saranno messi in campo anche per organizzare i produttori.

Gli ordini in corso già nella prima metà del 2018 prevedono che i contratti tra agricoltori e loro clienti (distributori, industriali) si basino sul prezzo di costo proposto dall’agricoltore. Per i negoziati commerciali da qui alla fine dell’anno, le parti sono invitate a impegnarsi a includere “lo spirito della futura legge” sotto l’egida del governo.

I negoziati commerciali devono far parte di un contratto pluriennale di 3 o 5 anni. Per stabilire i costi di produzione, settore per settore, “devono essere definiti degli indicatori di mercato” con un rafforzamento del prezzo.

L’aumento della soglia di prezzo genererà una perdita di profitto, e l’ammontare conseguente a questo differenziale di prezzo sarà incluso nei provvedimenti della prima metà del 2018. Il presidente tuttavua chiede a tutte le parti in causa, tra cui grossisti, rivenditori, grande distribuzione, di concludere piani per i vari settori entro la fine dell’anno: ristrutturazione, gamma di prodotti, l’orientamento verso nuovi metodi di marketing quali filiera breve o ristorazione, a seconda del comparto.

Gli agricoltori sono invitati a strutturarsi in associazioni interprofessionali, che possono avere un peso maggiore nei negoziati. Per evitare possibili violazioni della legge sulla concorrenza, l’Autorità garante della concorrenza sarà in grado di rispondere alle richieste delle associazioni interprofessionali spiegando il quadro giuridico preciso.

Le cooperative saranno incoraggiate ad essere più trasparenti nel distribuire i loro guadagni ai soci.

È inoltre confermato l’impegno a raggiungere l’obiettivo di utilizzare il 50% di prodotti biologici o locali nella ristorazione collettiva dal 2022.

Un importante tassello dei prossimi aiuti che rientrano nel piano da 5 miliardi di euro riguarda il lavoro di ristrutturazione dei settori attraverso le associazioni interprofessionali.

Per ora nessun annuncio di Emmanuel Macron avrà alcun effetto immediato, tuttavia in novembre inizieranno i negoziati commerciali, che dovranno riflettere i futuri cambiamenti normativi.

Alla fine del 2017, gli attori a monte (produttori, trasformatori) dovranno presentare dei piani settoriali, settore per settore. Nella prima metà del 2018 Macron riunirà tutti gli attori per valutare i piani elaborati. Le modifiche legislative verranno presentate all’inizio del primo semestre 2018.

Nella prima metà del 2018 inoltre il governo introdurrà le modifiche normative per i vari provvedimenti.

Entro la fine del primo semestre del 2018 saranno convalidati i progetti ritenuti idonei per i finanziamenti inclusi dal piano di investimento di 5 miliardi di euro. I primi interventi saranno quindi sbloccati.

Iscriviti alla nostra Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter e al servizio Whatsapp!

Informativa sulla Privacy

Informativa sulla Privacy - WhatsApp

Cliccando "Accetto le condizioni" verrà conferito il consenso al trattamento dei dati di cui all’informativa privacy ex art. 13 GDPR. *

* Campo obbligatorio