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«ECCO COSA ABBIAMO CHIESTO AL GOVERNO»

da | 24 Mar 2017 | NEWS, Uncategorized

«Prima di tutto lasciatemi ringaziare Mario Abrate, presidente di Fedagri Confcooperative». Per Giuseppe Ferraris l’amicizia è una cosa seria e non dimentica che se il viceministro Andrea Olivero ieri si è presentato all’Ente Risi per parlare della crisi del riso italiano lo si deve ad Abrate. Gratitudine a parte, però, Ferraris, che guida il gruppo riso del Copa-Cogeca, ammette che la situazione resta drammatica e che bisogna puntare tutto – questa è stata la richiesta avanzata ad Olivero – sulla clausola di salvaguardia.

Tutti col G7 del riso?

Compatti. Il documento uscito da quella riunione storica è la nostra bibbia, anche se dobbiamo lavorare per aggiungere a quelle richieste la tracciabilità della materia prima.

Clausola ed etichetta d’origine sono dunque le armi della risicoltura europea?

Entrambe, ma la clausola è prioritaria per fermare le importazioni dalla Cambogia. Anche l’etichettatura d’origine ha quella ratio: nel gruppo riso stiamo lavorando a una proposta di regolamento che presenteremo alla Commissione europea, con o senza l’appoggio dell’industria, per distinguere la materia prima importata da quella europea.

Al governo cosa avete chiesto?

Di riconoscere lo stato di crisi del settore e aiutarci in Europa, dove la normativa vigente ha troppi buchi. Ma lo sapete che il riso del Venezuela entra in Europa passando dalla Guyana? E’ ora di finirla!

In questa crisi, quanto dipende dalle direttive Ue e quanto dal mercato?

La crisi dell’indica nasce in Europa, ma i prezzi del riso japonica crollano per effetto della speculazione.

Come si reagisce nell’immediato?

Chiediamo l’intervento all’Europa, ma non a 15 euro. Ci sono le condizioni. Anche perché è Bruxelles ad annunciare un riporto da 800mila tonnellate base lavorato a fine campagna.

Quanto conta l’unità della filiera?

Molto. Infatti ho proposto a Coldiretti di lavorare insieme e mi pare che Dellarole (presidente della federazione di Vercelli; ndr) sia d’accordo.

Come valuta il movimento di protesta #ildazioètratto?

Una grande cosa: finalmente la base si mobilita per i propri interessi. Spero che non si vada in ordine sparso, ovviamente, ma che si rafforzi l’azione sindacale, però il fenomeno è positivo.

E’ disponibile a incontrarli?

Certo.

(In relazione all’incontro del viceministro Olivero l’Ente Risi ha emesso questo comunicato: Oggi giovedì 23 marzo il Vice Ministro Olivero ha incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle cooperative che hanno esposto i gravi problemi che il settore risicolo sta attraversando richiedendo una urgente riunione del tavolo strategico nazionale per affrontare tutte le richieste che arrivano dalla filiera.

Al termine della presentazione delle istanze il Vice Ministro ha affermato la volontà di impegnarsi con il Ministro Calenda per verificare la possibilità di attivare interventi immediati per l’applicazione della clausola di salvaguardia.

Forte del mandato ricevuto dalla filiera il Ministro potrà portare a Bruxelles le istanze del settore risicolo.

Relativamente al tema dell’etichettatura il Vice Ministro ha richiesto al settore di formulare una compatta ed esplicita richiesta affinché’ si possano studiare e orientare le opportune scelte strategiche.

Il Vice Ministro Olivero considera fondamentale per la tutela del prodotto la protezione dell’origine le cui modalità devono essere attentamente studiate e gestite.

Da ultimo Olivero ha espresso il suo impegno per convocare un tavolo strategico del settore risicolo prima delle prossime vacanze pasquali).

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