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BRUXELLES INDAGA SU AGROFARMACI E SALUTE

da | 23 Giu 2016 | Internazionale

eu-flagLa Commissione europea qualche giorno fa ha proposto di identificare gli interferenti (o perturbatori) endocrini presenti nei prodotti fitosanitari e nei biocidi: ha infatti presentato una serie di criteri su base scientifica per l’identificazione delle sostanze che potrebbero avere proprietà d’interferente endocrino. Ma l’industria dei pesticidi è “estremamente delusa” da questa decisione, come riferisce il sito http://www.euractiv.comI perturbatori endocrini non sono ancora regolati in Europa, in quanto non sono ancora stati stabiliti criteri formali per la loro identificazione nei pesticidi e nei biocidi. Una volta adottato, il sistema di regolamentazione UE sarà il primo in tutto il mondo a definire nella legislazione dei criteri scientifici per individuare interferenti endocrini, confermando l’impegno della Commissione a garantire il più alto livello di protezione della salute umana e per l’ambiente. Gli stessi criteri si applicano anche ai prodotti importati nell’UE, e questo è il motivo per cui saranno notificati all’Organizzazione mondiale del commercio. Secondo la fonte, «l’Europa ha fatto un grande passo avanti nella tutela della salute dei suoi abitanti». Il processo per impostare i criteri per l’individuazione degli  interferenti endocrini è stato rinviato dal dicembre del 2013, sostenendo la che non esisteva un consenso scientifico sulla questione. Il Parlamento europeo ha recentemente rimproverato l’esecutivo per la sua inazione, e ha adottato una risoluzione in data 8 giugno, chiedendo un’azione immediata sulla definizione di interfernti endocrini (ormone) “in modo obiettivo” e non a scapito della salute pubblica. La Commissione europea ha detto che i criteri scientifici si basano sulla definizione di un interefente endocrino, «per il quale vi è un ampio consenso» dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’OMS definisce come «una sostanza o una miscela esogena che altera la funzione (s) del sistema endocrino e di conseguenza provoca effetti negativi sulla salute di un organismo intatto, o la sua progenie o (sotto) popolazioni».
Al fine di accelerare le procedure, così come la disponibilità di test agenzie dell’UE di applicare i nuovi criteri, l’esecutivo ha chiesto all’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e l’Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECA) di esaminare se già approvate le singole sostanze che mostrano indicazioni di essere interferenti (o perturbatori) endocrini possono essere identificati come perturbatori endocrini secondo i criteri dei progetti di presentati qualche giorno fa. Secondo la Commissione, sarà mantenuto l’approccio attuale del regolamento pesticidi, il che significa che le sostanze sono vietate in base alla pericolosità, senza prendere in considerazione l’esposizione alla sostanza. D’altra parte, un approccio basato sul rischio dovrebbe anche includere l’esposizione.

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