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AIRI ED ENTE RISI INCONTRANO IL DG EUROPEO

da | 19 Mag 2016 | Uncategorized

eu-flagL’Airi,  l’associazione che raggruppa le principali industrie risiere italiane, ospita oggi il direttore generale aggiunto della Direzione Agricoltura della Commissione, Joost Korte, per un approfondimento delle problematiche che incombono sul futuro del settore. La missione di Joost Korte, che sarà accompagnato dal responsabile riso della Commissione, Damien Plan, prevede anche la visita ad una industria risiera ad una azienda risicola e al Centro di Ricerche dell’Ente Nazionale Risi. Il clou della giornata sarà un incontro presso il Centro di Ricerche dove il Presidente dell’Airi, Mario Francese, alla presenza del Presidente Enr Paolo Carrà e del Direttore della politiche internazionali del MIPAAF Felice Assenza, «richiamerà con forza l’attenzione dell’interlocutore comunitario sulle potenzialità di sviluppo del settore purché vi sia una strategia politica più attenta, sia a livello nazionale che comunitario, in particolare per regolamentare il flusso delle importazioni dai Paesi Meno Avanzati, Cambogia e Myanmar – come recita una nota -. Le proiezioni di questa campagna portano a stimare importazioni nell’Unione Europea dalla Cambogia e Myanmar per oltre 440.000 tonnellate, con un ulteriore aumento del 30% rispetto alla campagna precedente. Questo flusso sta riducendo la produzione comunitaria di riso indica, direttamente concorrente del prodotto importato, incrementando la produzione delle varietà di tipo japonica, determinando dei rischi di calo dei prezzi e di eccedenze.  Nel frattempo è iniziato  anche un flusso di importazioni di riso japonica, che nel 2015 ha raggiunto in totale le 118 mila tonnellate, di cui circa 30 mila tonnellate da Myanmar e Cambogia. Airi chiede da tempo un cambio di strategia da parte della Commissione e del Parlamento Europeo con il ripristino di un regime daziario che ponga un freno alle importazioni dai paesi EBA, i cui costi produttivi sono ovviamente estremamente competitivi e non comparabili con quelli comunitari. Parallelamente a livello nazionale è necessario una gestione degli aiuti al reddito ai risicoltori a partire già dalle semine del 2017 che consenta di riequilibrare la produzione oltre che attivare importanti  campagne promozionali, sia in Italia che all’estero a favore  del consumo delle denominazioni tipiche italiane, grazie anche alle risorse disponibili presso l’Ente Risi».

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