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AGRICOLTORI IN TRINCEA

da | 29 Giu 2017 | Internazionale

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L’Ue ha pubblicato ieri il nuovo documento di riflessione sul futuro delle finanze europee dopo il 2020, che definisce le opzioni in discussione. Il Commissario Valdis Dombrovskis ha suggerito una miscela di risparmi combinata con un incremento di risorse finanziarie per compensare il deficit di bilancio da 10-12 miliardi di euro derivante da Brexit. Ciò potrebbe includere la rimozione degli sconti di bilancio dagli Stati membri.

I tagli agricoli non sono esclusi, ma il commissario ha affermato di voler evitare tagli di grande portata. Tutte le opzioni sono sul tavolo, compresi i tagli ai pagamenti degli aiuti diretti degli agricoltori con le aziende di maggiori dimensioni e il cofinanziamento nazionale per gli agricoltori dei pagamenti diretti, ha aggiunto. Copa e Cogeca stanno spingendo afficnhè non sia messo in atto nessun taglio alle spese agricoleCopa e Cogeca ritengono che ci siano grandi sfide che vanno dal miglioramento della sostenibilità ambientale, affrontando i cambiamenti climatici e rispettando gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’UE, fino al miglioramento della resistenza del settore nei confronti dei mercati agricoli. Esse comprendono anche il miglioramento delle prestazioni economiche delle aree rurali, l’acquisizione di nuove forze nel settore e il rafforzamento degli agricoltori nella filiera alimentare. Per conseguire questo obiettivo, il futuro quadro finanziario multifunzionale (MFF) deve garantire chiaramente che in futuro non si prevedano tagli dei finanziamenti della politica agricola comune (PAC). Solo un settore agricolo sostenibile dal punto di vista economico ed ambientale può offrire prodotti e servizi pubblici e ambientali che offrano benefici per tutti. Un tema particolarmente importante in considerazione del calo del 20% dei redditi degli agricoltori dell’UE negli ultimi quattro anni: raggiugono infatti solo il 40% dell’utile medio di altri settori economici. La situazione è diventata insostenibile e la federazione ritiene inoltre che la PAC dovrebbe continuare ad avere regole davvero comuni, in particolare nel primo pilastro. I suggerimenti illustrati nel documento per introdurre il cofinanziamento nel primo pilastro della PAC sono pertanto inaccettabili secondo Copa e Cogeca.

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